Tempo fa per questo blog ho scritto uno dei miei articoli forse più sentiti: Sicilia di carta. Un viaggio letterario attraverso la mia terra, attraverso le suggestioni degli autori siciliani che l'hanno raccontata, nel bene e nel male.
Illustrazione di Francesco Bongiorni |
La scorsa volta vi avevo accompagnato attraverso le province di Palermo, Agrigento, Messina, Siracusa e Ragusa grazie alle parole di alcuni dei più grandi e conosciuti esponenti della letteratura siciliana quali Tomasi di Lampedusa, Sciascia, Bufalino, Quasimodo, Consolo, D'Arrigo, Brancati, Vittorini, Aglianò. E tuttavia non avevo esaurito la mia recognizione (d'altronde, esaurirla del tutto all'interno dello spazio del blog sarebbe impossibile). Pertanto oggi vi porto nei territori siciliani ancora inesplorati, attraverso la voce di autori meno conosciuti dei precedenti, ma non per questo meno validi.
PROVINCIA DI CATANIA
Breve ma necessaria premessa: quasi tutti sapranno a Catania hanno vissuto e operato alcuni dei più grandi autori del Verismo italiano. Riportare un brano di ognuno avrebbe prodotto un effetto Wikiquote che ho preferito evitare. Ho scelto invece un brano descrittivo del paesaggio siciliano, tanto raro nel Verismo tanto per questo, a mio parere, stupefacente.