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(Ri)scoprire Pier Paolo Pasolini.

by - 10:00


Pier Paolo Pasolini in una fotografia di Elio Ciol.


2 novembre 1975 - 2 novembre 2015. 

Quarant'anni sono passati dalla terribile notte in cui Pier Paolo Pasolini venne barbaramente assassinato. Un omicidio che ancora rimane soffuso da molte, troppe, ombre. Un omicidio che ha sottratto al mondo un poeta, un romanziere, un regista, un saggista. Così lo ha ricordato un suo fraterno amico, Alberto Moravia durante la commossa orazione funebre, che potete ascoltare qui.
Oggi, io non sono qui per farvi una lezione di storia e di letteratura su Pier Paolo Pasolini, anche perché temo di non esserne in grado: esistono talmente tante poliedriche anime di questo intellettuale e non posso né voglio ridurle qui ad unico post.
Nell'ultimo mese però tantissimi sono stati i progetti che lo hanno ricordato. Dai giornali alla televisione, dalle conferenze e le giornate di studi, alle mostre. Tutta l'Italia si è unita nell'unico ricordo del poeta. Il panorama editoriale non è stato da meno, ed è per questo che oggi voglio segnalarvi qui le più interessanti uscite iniziative editoriali a lui legate, per (ri)scoprire uno dei più grandi intellettuali del nostro Novecento.


Iniziamo immediatamente con la casa editrice Garzanti. Pier Paolo Pasolini lavorò per lungo tempo a contatto con questa realtà editoriale, coltivando un rapporto molto sentito con lo stesso Livio Garzanti, il quale pubblicò la maggior parte delle sue opere. Ecco perciò che quest'anno vediamo tornare alla luce in una nuova e bella edizione molti libri pasoliniani, alcuni dei quali da tempo fuori catalogo.
Sul versante romanzesco troviamo: Il sogno di una cosa, romanzo d'esordio; Una vita violenta, una delle opere più rappresentative della poetica pasoliniana; ma anche Teorema romanzo da cui fu tratto l'omonimo film diretto dallo stesso Pasolini. Molto interessante è trovare sul versante poetico: Poesie in forma di rosa, La religione del mio tempo, e infine soprattutto Le ceneri di Gramsci. Sul versante saggistico-giornalistico ovviamente non potevano mancare i magnifici Scritti corsari, raccolta di articoli pasoliniani usciti sul Corriere della Sera, e le Lettere Luterane.

Ma vediamo invece quali libri, usciti in questo periodo, ci parlano di Pier Paolo Pasolini. Vi avverto che sono davvero molti, perciò ho necessariamente operato una selezione di quelli che mi sembravano più interessanti e meritevoli.



La macchinazione. Pasolini. La verità sulla morte.
di David Grieco (Rizzoli 18,50€)

David Grieco è stato amico e collaboratore di Pasolini, e ha realizzato questo libro e l'omonimo film (che uscirà a febbraio) per spiegare l'omicidio del poeta. Secondo il suo punto di vista si è trattato di un vero e proprio omicidio politico, una macchinazione appunto, che ha visto coinvolti non solo coloro che hanno perpetrato il delitto, ma anche chi successivamente ha tentato di cancellare il ricordo e l'eredità dell'uomo che Pasolini fu.




PPP - Pasolini, un segreto italiano.
di Carlo Lucarelli (Rizzoli, 15€)

Anche Carlo Lucarelli tenta di ricostruire gli ultimi anni e gli ultimi giorni di vita di Pier Paolo Pasolini, nella convinzione (anche lui) che il suo sia stato un delitto politico e che tutt'ora esso rimanga un Segreto Italiano.
Con questo libro siamo più sul versante del romanzo-inchiesta che ripercorre insieme all'immagine del poeta il ricordo degli anni più tragici nella storia del nostro paese.




Breve vita di Pasolini.
di Nico Naldini (Guanda, 13€)

Anche lui amico e collaboratore di Pasolini (soprattutto sul versante cinematografico), Nico Naldini ci restituisce un'intera, interessante biografia del poeta: dall'infanzia friulana fino alla più alta maturità artistica e infine alla tragica morte. Una biografia molto partecipata e commossa che mescola ricostruzioni storiche e ricordi personali.





Pasolini ragazzo a vita.
di Paris Renzo (Elliott 18,50€)

Un ulteriore ricordo personale di un uomo e di un'amicizia durata dieci anni: dal 1966 fino alla morte del poeta nel 1975. Quello che è interessante di questo libro è soprattutto la fine ricostruzione del panorama letterario e intellettuale italiano in cui Pasolini era pienamente immerso, ma allo stesso tempo lontano ed emarginato. Un testo intenso e malinconico, che ci ricorda una stagione che sembra non essere destinata a ripetersi a breve.





Improvviso il Novecento. Pasolini professore
di Giordano Meacci (Minimum Fax, 15€)

Sto indugiando molto sulle biografie, è vero. Ma ognuna di essere ricostruisce una parte diversa della vita del poeta in maniera illuminante. Per questo vi consiglio anche questo libro di Giordano Meacci che inizia la propria ricostruzione dagli anni in cui Pasolini insegnava presso un liceo di Ciampino, agli albori della sua attività poetica, mescolando saggistica, reportage, racconti e ricordi, e facendoci intravedere sullo sfondo un intera galassia di figure del nostro Novecento: da Hemingway a Totò, da Anna Magnani al Partito Comunista italiano.



Comizi d'amore.
di Pier Paolo Pasolini, a cura di Graziella Chiarcossi e Maria D'Agostini  (Contrasto 19,90€)

Interessantissima uscita inedita che ci aiuta a conoscere parte dell'arte cinematografica pasoliniana. Si tratta difatti della trascrizione dell'omonimo documentario-inchiesta che portò il poeta nel 1963 in giro per l'Italia del boom economico a interrogare gli italiani a proposito di sesso, sessualità e amore. Alla trascrizione il libro accompagna anche documenti e materiale preparatorio del film, insieme a una galleria fotografica di Mario Dondero e Angelo Nori, che accompagnarono Pasolini durante la sua inchiesta.



Accattone. L'esordio di Pier Paolo Pasolini.
a cura di Luciano de Giusti e Roberto Chiesi (Cineteca di Bologna, 20€)

Ancora sul versante cinematografico, questo libro ci aiuta a ripercorrere attraverso documenti inediti, materiale preparatorio, appunti e interviste, il primo film di Pier Paolo Pasolini: Accattone, uscito nel 1961. Anche qui sono incluse alcune immagini dal set, e soprattutto la ricostruzione dell'accoglienza critica del film da parte di scrittori come Alberto Moravia e Carlo Levi.




Pasolini, un uomo scomodo.
di Oriana Fallaci (Rizzoli, 17€)

Due grandissimi nomi uniti dal segno del lavoro intellettuale: entrambi personaggi scomodi, polemisti spietati, vituperati dalla morale dell'epoca; una storia di odio-amore quella che unì Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini. Questo testo racchiude gli scritti giornalisti della Fallaci, comparsi sull'Espresso, tramite cui ella si lanciò nella difesa dell'eredità, anche intellettuale del poeta, contestando aspramente il percorso che la giustizia italiana stava compiendo sui fatti avvenuti il 2 novembre 1975. Una testimonianza appassionata e violenta.



Pasolini
di Davide Toffolo (Rizzoli Lizard, 28€)

Sono davvero contenta di poter chiudere questo nostro percorso con un testo così originale. La graphic novel di Davide Toffolo era già stata pubblicata qualche anno fa dalla Coconino, e ora viene riportata in vita dalla Rizzoli Lizard. Il libro è un intero dialogo tra l'autore e il poeta friuliano, basato sul meraviglioso assunto che Pier Paolo Pasolini sia ancora vivo e abbia ancora molte, troppe cose da dire. Tra romanzi, articoli giornalistici e poesie, Toffolo ricostruisce con grandissima acutezza e sensibilità la figura di un uomo tanto tormentato quanto geniale. 


Questa è dunque la selezione che ho scelto per voi. Come vi dicevo, la lista potrebbe non finir mai, e basta dare un'occhiata alle ultime pubblicazioni di e su Pasolini su Ibs per rendersene conto. Se volete suggerirmi qualcosa che qui non ho riportato ne sarei contenta.
(Ri)scoprire Pasolini, con tutti i mezzi possibili, è una delle cose più importanti che possiamo fare per non far cadere per sempre nel vuoto la fondamentale eredità. 

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4 commenti

  1. Sono felice che sull'onda mediatica si parli di Pasolini, personalmente l'ho amato come saggista, prima ancora come Poeta, a piccole dosi come regista, l'ho amato in tempi (ho quasi 48 anni) in cui dire anche solo di conoscere alcune sue opere implicava l'accusa di essere un "frocio". destino vuole che io abbia una personalità strutturata che difficilmente si fa influenzare, quindi ho continuato a coltivare quel tipo di letture senza smuovermi più di tanto. Pasolini è un intellettuale puro nell'accezione più nobile del termine, le sue tendenze sessuali non mi hanno mai interessato. Le sue disamine sulla società dell'epoca, che così ben si possono sovrapporre all'attuale, sono feroci, delle vere e proprie analisi sociologiche e antropologiche. Pasolini è stato un fine linguista, un traduttore, un cineasta,un pittore, un romanziere, un politico senza esserlo ma capace di influenzare la politica (ha pagato con la morte). Sempre dalla parte dei più deboli e degli emarginati. andrebbe fatto studiare nelle scuole.

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    1. Hai perfettamente ragione, Massimiliano. Si tratta di una delle figure di intellettuale più complete e preziose che il nostro Paese possiede, e di cui, nonostante tutto, si parla ancora troppo poco. Io stessa l'ho letto e studiato soltanto all'università. Che ne ricordi non è mai stato menzionato nemmeno per sbaglio nei miei anni liceali.
      Permane su di lui ancora una sorta di tabù composto da varie nature (politica, letteraria, morale, e perché no, anche sessuale), che non permette ai più di entrare in contatto con il lato più prezioso e profondo del suo pensiero.
      Anche io lo amo particolarmente come saggista, sono convinta che possegga una lucidità che in questa forma di scrittura emerge con più chiarezza e con più dirompente. Tuttavia, credo che approfitterò di queste nuove edizioni e iniziative editoriali per avvicinarmi maggiormente anche alla sua narrativa, che devo ammettere di conoscere ben poco.

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  2. Bravissima Penny, perdonami se ho tralasciato di fare i complimenti per il tuo pezzo, mi son fatto prendere dalla foga.

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