Lettori a rapporto!
Sapete bene che tra la primavera e l'estate l'intera penisola si colora di festival, fiere ed iniziative editoriali che accendono il nostro entusiasmo e svuotano, con grande goduria, il nostro portafogli.
Da sei anni a questa parte anche la città di Palermo non è da meno, grazie ad un festival che ha saputo nel corso del tempo crescere e coinvolgere fette sempre più grandi di cittadini: sto parlando proprio di Una marina di libri, nata nel 2011 per iniziativa della casa editrice indipendente palermitana Navarra editore e del Consorzio Centro Commerciale Naturale Piazza Marina & Dintorni.
Tra cambi di location sempre più suggestive (appunto Piazza Marina, L'Istituto di Storia Patria, la Galleria d'Arte Moderna e adesso il meraviglioso Orto Botanico di Palermo), il coinvolgimento in qualità di organizzatrice della casa editrice Sellerio, partnership sempre più estese, in pochissimo tempo Una marina di libri si è trasformata in uno dei festival più importanti dell'intero Sud Italia, gettando i presupposti per l'esponenziale crescita culturale di una città che negli ultimi dieci anni sta visibilmente cambiando il suo volto, grazie soprattutto al lavoro dal basso che l'intera cittadinanza porta avanti con costanza e voglia di fare.
Non voglio essere campanilista o apologetica, e riconosco pienamente le mancanze, soprattutto in una direzione europea, che affliggono ancora Palermo. Ma, se penso al deserto di iniziative e cambiamenti che fino a dieci, quindici anni fa, caratterizzavano il capoluogo siciliano, ho l'impressione di trovarmi davanti ad una sorta di piccolo Rinascimento: le zone pedonali del centro storico, l'inserimento all'interno del patrimonio dell'Unesco del percorso (unico al mondo) arabo normanno, Le vie dei Tesori, La settimana delle culture, Il Festival delle letterature migranti, la prospettiva sempre più internazionale che ha assunto una libreria indipendente come la Modus Vivendi che da 18 anni opera sul territorio, il Gay Pride Nazionale del 2013, l'importantissima Scuola di lingua italiana per stranieri dell'Università di Palermo, le decine e decine di consorzi, collettivi e associazioni per il rilancio del territorio, e chi più ne ha più ne metta.
Fermo restando che potete consultare interamente il programma grazie al link che vi ho evidenziato sopra in rosso, vi lascio qui qualche piccola segnalazione, tra eventi da non perdere e piccoli gioielli delle numerose case editrici indipendenti da scoprire:
- GIOVEDÌ 9 GIUGNO:
Alle 20 All'ombra del Ficus, invece, la presentazione di una piccola perla targata Mohicani Edizioni: Raccontami l'ultima favola. Giorgio Boris Giuliano commissario e cantastorie di Alessia Franco, un libro che ripercorre la figura soprattutto umana del commissario palermitano ucciso dalla mafia nel 1979.
Alle
21, per
chiudere con po' di goliardia, vi consiglio invece di assistere presso
il Palco principale al reading di Mi sono perso in un luogo comune.
Dizionario della nostra stupidità , di Giuseppe Culicchia (Einaudi).
Con un titolo così non credo di dover aggiungere spiegazioni.
- VENERDÌ 10 GIUGNO:
Tema della giornata sarà «Interno Poesia», per il quale la mia
natura di italianista mi spinge consigliarvi assolutamente, All'ombra del
Ficus alle 19, la presentazione di Una espressione letteraria.
L'Italia in versi da Petrarca a D'Annunzio del docente di letteratura
italiana, presso l'Università di Palermo, Matteo di Gesù: un repertorio
dei più rappresentativi testi poetici che hanno raccontato il nostro Paese.
Per chi invece fosse interessato a eventi meno accademici segnalo alle
18, sempre All'ombra del Ficus la presentazione di Storie assassine
di Bernard Quiriny (L'orma Editore), una raccolta di racconti
fantasiosi e rocamboleschi.
Alle 20 presso la Sala Lanza, una delle più
interessanti registe del nostro Paese, Emma Dante, presenterà insieme al
mio adorato Giorgio Vasta Le sorelle Macaluso. Liturgia
familiare (Gilfo edizioni), la “storia matriarcale” di una famiglia
di sette donne, un percorso in cui vivi e morti, realtà e immaginazione
finiscono per confondersi.
Sempre alle 20 All'Ombra del Ficus se amate la letteratura americana come me,
vi consiglio assolutamente di scoprire un autore come Sherwood
Anderson che con il suo Canti del MidAmerica (pubblicato per
la prima volta in Italia da Corrimano Edizioni) è stato
definito dalla Pivano il padre della letteratura americana moderna, e ha avuto
grande influenza su Hemingway, Steinbeck, Fitzgerald, Salinger, Wolfe e Faulkner.
Ancora alle 20 (ma insomma, dov'è il mio giratempo?) Oltre le Ninfee,
un interessante appuntamento da seguire fino a domenica: «Gli scrittori che
ci mancano», riservato per venerdì sera alla figura di Umberto Eco.
E infine gli ultimi appuntamenti della serata e poi
giuro che vi faccio andare a casa: alle 21 presso il Palco principale Francesco
De Gregori presenterà il suo libro, Passo d'uomo (Laterza) e alle
22 Oltre le Ninfee, un reading di un libretto che si promette davvero
interessante Il Gattopardo raccontato dalle cameriere (Apertura
a strappo), una visione della celebre casa Salina dal punto di vista
di una servitù particolarmente arguta.
- SABATO 11 GIUGNO:
La giornata di sabato sarà invece dedicata al tema
dei «Linguaggi plurali», per il quale vi raccomando di non perdere alcuni eventi tra loro molto
diversi, ma significativi proprio per la pluralità delle voci che raccolgono: innanzitutto alle
18 All'ombra del ficus, la presentazione de La tua presenza è come una
città di Ruska Jorjoliani (Corrimano Edizioni) di cui abbiamo
parlato qui; alle
19, presso la Sala Lanza il dibattito «Che lingua fa?» a partire dal
numero 73 delle celebre rivista culturale «Nuovi argomenti» curata dal
linguista Giuseppe Antonelli; alle 21 al Tineo, la presentazione
del libro di Giuliana Saladino Romanzo Politico. De Mauro, una
cronaca italiana curato da Nino Blando (Istituto Poligrafico Europeo),
il diario di un anno della celebre giornalista palermitana ormai scomparsa,
dove sono segnati avvenimenti familiari, politici e di cronaca che si
intrecciano e insieme formano un coro di voci, odori e colori.
Il Ficus Magnolie dell'Orto Botanico di Palermo, portato nel 1845 dall'Australia. |
Per il resto invece, da non perdere, alle 19 presso il Tepidarium,
la presentazione del libro Di schiena. Jeanne Hébuterne senza
Modigliani di Anna Burgio (Città del sole edizioni), un'opera
che ripercorre l'amore devoto e disperato della pittrice francese Jeanne
Hébuterne per Modigliani, culminato nel suo suicidio al nono mese di
gravidanza a seguito della morte del celebre artista italiano.
Alle 20 invece due eventi contemporanei: il secondo
appuntamento, Oltre le Ninfee, di «Gli scrittori che ci mancano»
dedicato a Emilio Salgari, e presso il Palco principale la
presentazione dell'ultimo libro dell'ormai celebre e ampiamente apprezzato Marco
Malvaldi, La battaglia navale (Sellerio).
- DOMENICA 12 GIUGNO:
Tema dell'ultima giornata sarà «Ne ho diritto», dove la parola diritto
si coniuga in tutte le sue accezioni possibili: diritto a vivere, ad
amare, a emigrare, ad essere liberi. Interessantissima in questo senso la
presentazione alle 12 All'ombra del Ficus di Insieme a Felicia.
Il coraggio nella voce delle donne di Gabriella Ebano (Navarra Editore),
una nota fotografa sociale che ha a lungo frequentato Felicia Impastato
(la straordinaria mamma di Peppino) negli ultimi anni della sua vita.
Per i più interessati all'editoria consiglio invece,
alle 12 presso il Gymnasium il dibattito intitolato «Editori e
traduttori: Intendiamoci bene», in cui verrà presentato un protocollo
d'intesa, per un'editoria "sana", tra queste due importantissime figure
del mercato librario; alle 17 invece presso il Tineo verrà presentato il
progetto Modus Legendi, nato per volontà del gruppo di lettura su Facebook
«Billy, il vizio di leggere», in grado di scuotere le classifiche di vendita
nazionali.
Infine, alle 18 Oltre le Ninfee, imperdibile
la conversazione, intitolata «I fiori li avrebbe comprati lei», tra
due grandi studiose di Virginia Woolf, a settant'anni dalla prima
traduzione italiana di Mrs Dalloway e alle 20, sempre rimanendo in tema,
l'ultimo appuntamento di «Gli scrittori che ci mancano», proprio dedicato
alla Woolf, sempre Oltre le Ninfee.
Alle 20, All'ombra del ficus, la
presentazione di Pantelleria. L'ultima isola di Giosuè Calaciura
(Laterza), il racconto di un'isola di approdi perenni nel corso di
due millenni, un'isola che è un confine non solo geografico, è una frontiera
che accoglie, è un luogo che ci ricorda quanto sia fragile e al tempo stesso
eccezionale la condizione umana.
Alle
21, sempre All'ombra del ficus, invece un interessantissimo laboratorio di
lettura tenuto da Francesco Romeo (uno dei due ideatori della Corrimano
edizioni), intitolato «Frankenstein per una notte», mentre per chiudere
in bellezza, e con un po' di allegria, ecco quello che si prospetta un
magnifico reading musicale, alle 22 presso la Sala Lanza, intitolato «La
magnifica illusione. Giorgio Gaber e gli anni '70» di Nando Mainardi
(Vololibero edizioni).
E se per
caso in queste occasioni come me vi trasformate in esseri iperattivi e tutto
ciò non vi bastasse, quest'anno ecco che interviene anche Una marina di
libri extra: eventi, spettacoli e performance godibili per tutta
la durata del festival. Tra questi non mi perderò assolutamente «La sala
sonora» de L ’uomo della sabbia allestita Serra Carolina a
partire dall'audiolibro L 'uomo della sabbia e altri racconti
notturni di E.T.A. Hoffmann (L'orma Editore): un omaggio in occasione
dei 200 anni dei Notturni di Hoffmann in cui le voci e la
musica nascoste all'interno della sala sonora sono quelle della Compagnia
Teatrale Barone Chieli Ferrari Petti. Nello spirito di Una marina di libri, lo
spettatore potrà passeggiare nella serra a qualsiasi ora, sedersi, ascoltare,
assaggiare, riprendere il suo cammino, tornare quando vuole. Senza orari e
senza fretta. Consigliato l'ascolto notturno, ça va sans dire.
Insomma,
ci vediamo lì, no?