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Una marina di libri, 9-12 giugno Orto Botanico di Palermo: la città cammina e noi con lei.

by - 09:23


Lettori a rapporto!
Sapete bene che tra la primavera e l'estate l'intera penisola si colora di festival, fiere ed iniziative editoriali che accendono il nostro entusiasmo e svuotano, con grande goduria, il nostro portafogli.
Da sei anni a questa parte anche la città di Palermo non è da meno, grazie ad un festival che ha saputo nel corso del tempo crescere e coinvolgere fette sempre più grandi di cittadini: sto parlando proprio di Una marina di libri, nata nel 2011 per iniziativa della casa editrice indipendente palermitana Navarra editore e del Consorzio Centro Commerciale Naturale Piazza Marina & Dintorni. 

Tra cambi di location sempre più suggestive (appunto Piazza Marina, L'Istituto di Storia Patria, la Galleria d'Arte Moderna e adesso il meraviglioso Orto Botanico di Palermo), il coinvolgimento in qualità di organizzatrice della casa editrice Sellerio, partnership sempre più estese, in pochissimo tempo Una marina di libri si è trasformata in uno dei festival più importanti dell'intero Sud Italia, gettando i presupposti per l'esponenziale crescita culturale di una città che negli ultimi dieci anni sta visibilmente cambiando il suo volto, grazie soprattutto al lavoro dal basso che l'intera cittadinanza porta avanti con costanza e voglia di fare. 
Non voglio essere campanilista o apologetica, e riconosco pienamente le mancanze, soprattutto in una direzione europea, che affliggono ancora Palermo. Ma, se penso al deserto di iniziative e cambiamenti che fino a dieci, quindici anni fa, caratterizzavano il capoluogo siciliano, ho l'impressione di trovarmi davanti ad una sorta di  piccolo Rinascimento: le zone pedonali del centro storico, l'inserimento all'interno del patrimonio dell'Unesco del percorso (unico al mondo) arabo normanno, Le vie dei Tesori, La settimana delle culture, Il Festival delle letterature migranti, la prospettiva sempre più internazionale che ha assunto una libreria indipendente come la Modus Vivendi che da 18 anni opera sul territorio, il Gay Pride Nazionale del 2013, l'importantissima  Scuola di lingua italiana per stranieri dell'Università di Palermo, le decine  e decine di consorzi, collettivi e associazioni per il rilancio del territorio, e chi più ne ha più ne metta.















Ma per tornare a Una marina di libri, diamo subito qualche coordinata essenziale: la cornice che ospiterà il Festival, come ho detto, sarà quella dell'Orto Botanico di Palermo, uno dei più grandi e antichi d'Europa (proprio quest'anno spegne 210 candeline!); i giorni saranno quattro anziché i consueti tre, dal 9 al 12 giugno; 80 gli editori presenti tra cui alcune notevoli novità come Fazi Editore, NN Editore, Laterza e Edizioni Sur; due mostre allestite e ispirate all'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e all'Utopia di Thomas Moore, di cui sono passati 500 anni dalla pubblicazione; e last but not least un programma davvero, davvero ricchissimo (da nativa non-digitale quale sono ho tentato di stamparlo, ma ho gettato la spugna vedendo che si trattava di ben 43 pagine! Aspetterò la brochure).

Fermo restando che potete consultare interamente il programma grazie al link che vi ho evidenziato sopra in rosso, vi lascio qui qualche piccola segnalazione, tra eventi da non perdere e piccoli gioielli delle numerose case editrici indipendenti da scoprire:
  • GIOVEDÌ 9 GIUGNO:
Alle 19 presso la Sala Lanza, potrete assistere alla presentazione dell'ultimo libro di Simonetta Agnello HornbyCaffè Amaro (Feltrinelli), oppure, se preferite atmosfere più paradossali e canzonatorie, presso il Palco principale potrete assistere ad un reading di Manuale pratico di giornalismo disinformato di Paolo Nori (Marcos y Marcos).
Alle 20 All'ombra del Ficus, invece, la presentazione di una piccola perla targata Mohicani EdizioniRaccontami l'ultima favola. Giorgio Boris Giuliano commissario e cantastorie di Alessia Franco, un libro che ripercorre la figura soprattutto umana del commissario palermitano ucciso dalla mafia nel 1979.

Alle 21, per chiudere con po' di goliardia, vi consiglio invece di assistere presso il Palco principale al reading di Mi sono perso in un luogo comune. Dizionario della nostra stupidità, di Giuseppe Culicchia (Einaudi). Con un titolo così non credo di dover aggiungere spiegazioni.

  • VENERDÌ 10 GIUGNO:
Tema della giornata sarà «Interno Poesia», per il quale la mia natura di italianista mi spinge consigliarvi assolutamente, All'ombra del Ficus alle 19, la presentazione di Una espressione letteraria. L'Italia in versi da Petrarca a D'Annunzio del docente di letteratura italiana, presso l'Università di Palermo, Matteo di Gesù: un repertorio dei più rappresentativi testi poetici che hanno raccontato il nostro Paese.
Per chi invece fosse interessato a eventi meno accademici segnalo alle 18, sempre All'ombra del Ficus la presentazione di Storie assassine di Bernard Quiriny (L'orma Editore), una raccolta di racconti fantasiosi e rocamboleschi.

Alle 20 presso la Sala Lanza, una delle più interessanti registe del nostro Paese, Emma Dante, presenterà insieme al mio adorato Giorgio Vasta Le sorelle Macaluso. Liturgia familiare (Gilfo edizioni), la “storia matriarcale” di una famiglia di sette donne, un percorso in cui vivi e morti, realtà e immaginazione finiscono per confondersi. 

Il Gymnasium dell'Orto Botanico di Palermo.
Sempre alle 20 All'Ombra del Ficus se amate la letteratura americana come me, vi consiglio assolutamente di scoprire un autore come Sherwood Anderson che con il suo Canti del Mid­America (pubblicato per la prima volta in Italia da Corrimano Edizioni) è stato definito dalla Pivano il padre della letteratura americana moderna, e ha avuto grande influenza su Hemingway, Steinbeck, Fitzgerald, Salinger, Wolfe e Faulkner.
Ancora alle 20 (ma insomma, dov'è il mio giratempo?) Oltre le Ninfee, un interessante appuntamento da seguire fino a domenica: «Gli scrittori che ci mancano», riservato per venerdì sera alla figura di Umberto Eco.
E infine gli ultimi appuntamenti della serata e poi giuro che vi faccio andare a casa: alle 21 presso il Palco principale Francesco De Gregori presenterà il suo libro, Passo d'uomo (Laterza) e alle 22 Oltre le Ninfee, un reading di un libretto che si promette davvero interessante Il Gattopardo raccontato dalle cameriere (Apertura a strappo), una visione della celebre casa Salina dal punto di vista di una servitù particolarmente arguta.


  • SABATO 11 GIUGNO:

La giornata di sabato sarà invece dedicata al tema dei «Linguaggi plurali», per il quale vi raccomando di non perdere alcuni eventi tra loro molto diversi, ma significativi proprio per la pluralità delle voci che raccolgono: innanzitutto alle 18 All'ombra del ficus, la presentazione de La tua presenza è come una città di Ruska Jorjoliani (Corrimano Edizioni) di cui abbiamo parlato qui; alle 19, presso la Sala Lanza il dibattito «Che lingua fa?» a partire dal numero 73 delle celebre rivista culturale «Nuovi argomenti» curata dal linguista Giuseppe Antonelli; alle 21 al Tineo, la presentazione del libro di Giuliana Saladino Romanzo Politico. De Mauro, una cronaca italiana curato da Nino Blando (Istituto Poligrafico Europeo), il diario di un anno della celebre giornalista palermitana ormai scomparsa, dove sono segnati avvenimenti familiari, politici e di cronaca che si intrecciano e insieme formano un coro di voci, odori e colori.

Il Ficus Magnolie dell'Orto Botanico di Palermo,
portato nel 1845 dall'Australia.
Per il resto invece, da non perdere, alle 19 presso il Tepidarium, la presentazione del libro Di schiena. Jeanne Hébuterne senza Modigliani di Anna Burgio (Città del sole edizioni), un'opera che ripercorre l'amore devoto e disperato della pittrice francese Jeanne Hébuterne per Modigliani, culminato nel suo suicidio al nono mese di gravidanza a seguito della morte del celebre artista italiano.
Alle 20 invece due eventi contemporanei: il secondo appuntamento, Oltre le Ninfee, di «Gli scrittori che ci mancano» dedicato a Emilio Salgari, e presso il Palco principale la presentazione dell'ultimo libro dell'ormai celebre e ampiamente apprezzato Marco Malvaldi, La battaglia navale (Sellerio).


  • DOMENICA 12 GIUGNO:
Tema dell'ultima giornata sarà «Ne ho diritto», dove la parola diritto si coniuga in tutte le sue accezioni possibili: diritto a vivere, ad amare, a emigrare, ad essere liberi. Interessantissima in questo senso la presentazione alle 12 All'ombra del Ficus di Insieme a Felicia. Il coraggio nella voce delle donne di Gabriella Ebano (Navarra Editore), una nota fotografa sociale che ha a lungo frequentato Felicia Impastato (la straordinaria mamma di Peppino) negli ultimi anni della sua vita.


Per i più interessati all'editoria consiglio invece, alle 12 presso il Gymnasium il dibattito intitolato «Editori e traduttori: Intendiamoci bene», in cui verrà presentato un protocollo d'intesa, per un'editoria "sana", tra queste due importantissime figure del mercato librario; alle 17 invece presso il Tineo verrà presentato il progetto Modus Legendi, nato per volontà del gruppo di lettura su Facebook «Billy, il vizio di leggere», in grado di scuotere le classifiche di vendita nazionali.

Ingresso del Giardino D'Inverno dell'Orto
Botanico di Palermo.


Infine, alle 18 Oltre le Ninfee, imperdibile la conversazione, intitolata «I fiori li avrebbe comprati lei», tra due grandi studiose di Virginia Woolf, a settant'anni dalla prima traduzione italiana di Mrs Dalloway e alle 20, sempre rimanendo in tema, l'ultimo appuntamento di «Gli scrittori che ci mancano», proprio dedicato alla Woolf, sempre Oltre le Ninfee.
Alle 20, All'ombra del ficus, la presentazione di Pantelleria. L'ultima isola di Giosuè Calaciura (Laterza), il racconto di  un'isola di approdi perenni nel corso di due millenni, un'isola che è un confine non solo geografico, è una frontiera che accoglie, è un luogo che ci ricorda quanto sia fragile e al tempo stesso eccezionale la condizione umana.
Alle 21, sempre All'ombra del ficus, invece un interessantissimo laboratorio di lettura tenuto da Francesco Romeo (uno dei due ideatori della Corrimano edizioni), intitolato «Frankenstein per una notte», mentre per chiudere in bellezza, e con un po' di allegria, ecco quello che si prospetta un magnifico reading musicale, alle 22 presso la Sala Lanza, intitolato «La magnifica illusione. Giorgio Gaber e gli anni '70» di Nando Mainardi (Vololibero edizioni).

E se per caso in queste occasioni come me vi trasformate in esseri iperattivi e tutto ciò non vi bastasse, quest'anno ecco che interviene anche Una marina di libri extra: eventi, spettacoli e performance godibili per tutta la durata del festival. Tra questi non mi perderò assolutamente «La sala sonora» de L ’uomo della sabbia allestita Serra Carolina a partire dall'audiolibro L 'uomo della sabbia e altri racconti notturni di E.T.A. Hoffmann (L'orma Editore): un omaggio in occasione dei 200 anni dei Notturni di Hoffmann in cui  le voci e la musica nascoste all'interno della sala sonora sono quelle della Compagnia Teatrale Barone Chieli Ferrari Petti. Nello spirito di Una marina di libri, lo spettatore potrà passeggiare nella serra a qualsiasi ora, sedersi, ascoltare, assaggiare, riprendere il suo cammino, tornare quando vuole. Senza orari e senza fretta. Consigliato l'ascolto notturno, ça va sans dire. 

Insomma, ci vediamo lì, no?

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6 commenti

  1. Invidia-invidia-invidia! Sembra proprio una manifestazione interessante e io, dalla Grande Invasione di Ivrea a questa Marina di libri sto qui a rosicare per la depressione letteraria della zona in cui vivo io. :P

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    1. Eeeeh, capisco ben bene la frustrazione! Di solito ciò che succede di bello in Italia sta a più di un volo di distanza da casa mia, gioco forza la mia insularità, mentre a molti basta un treno! Dai consolati, almeno sei stata a Torino quest'anno :)

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    2. Sì, ma chissà mai se riuscirò a tornarci! Il fatto è che le grandi manifestazioni letterarie (e Una marina di libri mi sembra più letteraria, mentre il Salone è soprattutto editoriale, ma va più che bene) inducono dipendenza: più se ne assume, più se ne desidera! :P

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    3. È vero, Torino è più per "gli addetti ai lavori" sotto certi aspetti, e per chi ha tanta grana da sperperare sotto altri ^^ Ivrea sicuramente, come la Marina da questo punto di vista è più accattivante per i "puri lettori".
      Dai, sono sicura che avremo entrambe molte occasioni in futuro per dare adito alla nostra dipendenza!

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  2. Qui a Roma ci sono ogni anno molte manifestazioni legate all'editoria. Una su tutte: Più libri più liberi, che si tiene in dicembre. C'è sempre tanto, ma ho l'impressione che sia perfino troppo. E sospetto che ci sia tanto interesse di marketing a tenere banco, piuttosto che una vera promozione della lettura.

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    1. Ho sempre desiderato andare a Più libri più liberi! Per il resto devo dire di essere abbastanza ignorante a proposito degli eventi della Capitale, quindi non saprei darti un giudizio vero e proprio. Certo, la maggior parte di queste manifestazioni (soprattutto quando diventano grandi) si rivolgono esclusivamente a chi già legge, e allora probabilmente finiscono davvero per ridursi a mezzi con con cui le case editrici "fanno cassa". Forse da questo punto di vista allora preferisco le manifestazioni di piccole o medie dimensioni, che non si chiudono in uno stand o in un complesso fieristico e basta, ma coinvolgono attivamente tutta la città e la cittadinanza nel suo svolgimento (ecco che ancora mi torna in mente Ivrea!).

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