Speciale Halloween: Pet Sematary - Stephen King
Vi avevamo lasciati ieri con L'incubo di Hill House di Shirley Jackson, ad occupare il terzo posto del nostro personalissimo podio dedicato allo Speciale di Halloween.
Ecco oggi invece il secondo classificato. E chi se non lui? L'intramontabile, prolificissimo, maestro dell'horror, Stephen King con un libro che può essere ormai facilmente considerato un suo classico: Pet Sematary (Serling & Kupfer 10,90€), pubblicato per la prima volta nel 1983.
Suppongo che non ci sia bisogno di presentarvi un autore come Stephen King, giusto? Per chi negli ultimi decenni sia vissuto su Marte, ricordo soltanto che Stephen King è considerato uno dei più grandi autori di horror e romanzi gotici dell'ultimo quarto secolo, con le sue opere diventate ormai dei veri e propri cult: Carrie, Le notti di Salem, Shining, It, Misery, Il miglio verde, e chi più ne ha, più ne metta.
Ma di cosa parla Pet Sematary?
Protagonista è la famiglia Creed, composta dal capofamiglia Louis, dalla moglie Rachel, dai due figli Eileen e Gage e dal gatto Church. Louis è un medico, e viene trasferito a servizio nella piccola città di Ludlow, nel Maine, dove ben presto la famiglia stringerà amicizia con un anziano vicino di casa Jud Crandall, in particolare sarà Louis a vedere in quest'uomo la figura paterna che non ha mai potuto avere. Jud svelerà inoltre alla famiglia l'a dir poco inquietante cimitero che si trova alle spalle della loro casa: un cimitero dove, per tradizione, i ragazzi del luogo portano a seppellire i propri animaletti, una volta morti. Vivere vicino a questo luogo
provoca non pochi turbamenti alla famiglia che ha (per motivi che si scopriranno nel corso della narrazione) un rapporto molto difficile con il concetto stesso della morte. Tuttavia il pericolo non proviene, come credono i protagonisti, da questo luogo, bensì da un altro e ben più temibile. Un antico cimitero indiano che si trova al di là di esso, e che ha il potere di restituire la vita a chi viene seppellito nei propri terreni, ottenendo però in cambio un pezzo, non indifferente, dell'anima di chi vi alberga.
provoca non pochi turbamenti alla famiglia che ha (per motivi che si scopriranno nel corso della narrazione) un rapporto molto difficile con il concetto stesso della morte. Tuttavia il pericolo non proviene, come credono i protagonisti, da questo luogo, bensì da un altro e ben più temibile. Un antico cimitero indiano che si trova al di là di esso, e che ha il potere di restituire la vita a chi viene seppellito nei propri terreni, ottenendo però in cambio un pezzo, non indifferente, dell'anima di chi vi alberga.
E di questo Louis diventerà tragicamente consapevole.
Come nel caso di Shirley Jackson ieri, anche il libro di Stephen King nasconde il suo maggiore motivo di bellezza nell'essere una storia dell'orrore che cela dietro di sé svariati motivi di lettura: il desiderio d'amore, ancora una volta, la paura della morte, ma soprattutto l'impotenza e il dolore che l'uomo prova alla perdita di ciò che ama. Più inquadrata è invece la scrittura di King, per ciò che riguarda i canoni del genere horror: le immagini e i motivi narrati spesso assumono una concretezza descrittiva a volte particolarmente forte, ma che, non a caso, ne ha fatto un maestro del genere.
Anche nel caso di questo libro inoltre troviamo una corrispondente trasposizione cinematografica, dall'omonimo titolo Pet Sematary del 1989 (al solito, orrendamente tradotto in italiano con Cimitero vivente), la cui sceneggiatura è stata affidata allo stesso Stephen King, Cìche non ho apprezzato però particolarmente, per via della solita tendenza americana a blockbusterizzare tutto. Piccola curiosità al suo interno da non sottovalutare, è la presenza della canzone del gruppo punk dei Ramones, intitolata appunto Pet Sematary e scritta appositamente per il film.
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