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Tv Series Addicted - Le più interessanti serie tv letterarie della stagione

by - 10:05

Ogni generazione ha le sue forme di dipendenza da intrattenimento più o meno sviluppate, quella che tocca a noi è indubbiamente legata al variegatissimo mondo delle serie tv. Da tempo ormai molte case di produzione estere hanno fondato il proprio successo mondiale proprio sul format di serie tv di altissima qualità (e dunque costo), tali a volte da oscurare anche il mercato cinematografico: pensiamo alla HBO, alla BBC, a Netflix, il loro nome è ormai sinonimo di prodotti di intrattenimento d'eccellenza. Quasi nessuno si sottrae a questa mania (anche i più restii tra i miei conoscenti alla fine sono stati soggiogati dalla potenza narrativa di un Game of thrones, tanto per dirne una), e ovviamente io non sono da meno. Da quando poi ho iniziato il mio abbonamento Netflix, possiamo tranquillamente dire che il baratro è vicinissimo. 
Confessioni da circolo di Tv Series Addicted Anonimi a parte, voglio oggi parlarvi delle migliori serie tv tratte da libri in uscita questa stagione, molte delle quali purtroppo non ancora approdate in Italia (e si spera che lo faranno a breve, quanti ottimi prodotti televisivi e cinematografici esteri ci perdiamo per colpa delle politiche di distribuzione). In qualche modo sono tutte realtà basate su grandi classici della letteratura. 
Iniziamo.

Apriamo il percorso già con una piccola ma significativa eccezione! Quella di cui stiamo parlando adesso, non è propriamente una serie tv (manca difatti l'elemento stesso della serialità), quanto piuttosto uno sceneggiato televisivo, quelle che qui in Italia definiamo fiction per capirci. Si tratta infatti di una pellicola destinata esclusivamente alla televisione della durata di 90 minuti circa. Targata, ovviamente BBC (e chi se no?). Stiamo parlando de L'amante di Lady Chatterley, tratto dall'omonimo romanzo di David Herbert Lawrence.
Pubblicato clandestinamente per la prima volta nel 1928 il romanzo racconta la storia di amore e passione della altoborghese Lady Chatterly, sposata ad un reduce della prima guerra mondiale rimasto paralizzato e impotente, con il proprio guardaboschi Oliver Mellors, uomo tanto verace quanto misterioso. Come è ovvio il romanzo provocò un enorme sconcerto ai tempi della pubblicazione, non solo per il resoconto di una storia extraconiugale da tra due persone di ceti sociali tanto differenti, ma anche per i toni di quel resoconto: abbondano difatti descrizioni sessuali esplicite. Solo nel 1960 difatti il romanzo potrà essere legalmente pubblicato in UK. Insomma, il mondo televisivo non aveva che da trarre a piene mani da una storia così succulenta, e difatti dagli anni '60 ad oggi periodicamente se ne ripropone una rappresentazione. 

Richard Madden nel ruolo di
Oliver Mellors.
L'ultima, quella di cui vi parlo oggi è quella del 2015, che vede come protagonisti Richard Madden (il Robb Stark di Game of thrones) e Holly Grainger (la Lucrezia Borgia de I Borgia) nel ruolo rispettivamente di Oliver Mellors e Lady Chatterley. Due attori abbastanza conosciuti e acclamati pertanto, peraltro due veri e propri inglesi doc per una produzione che si preannuncia very british. Sembra piuttosto che qualche polverone sia stato, anche stavolta, sollevato per l'eccessiva presenza di scene a sfondo sessuale, il che dopo la stravisione mondiale di film che non sto manco a nominare non dovrebbe sconvolgere più nessuno. In teoria. 
Non ho ancora visto lo sceneggiato, pertanto mi riservo possibili opinioni per un secondo momento, ma so che già una versione italiana è uscita sul canale (ormai pay per view su Sky) La Effe. Se l'avete già visto, fatemi sapere cosa ne pensate. Qui trovate il trailer inglese.


Cambiamo completamente tono, e passiamo ad una serie tv tratta da un libro che a modo suo rappresenta un classico contemporaneo. Stiamo parlando di 22/11/63 tratta dall'omonimo romanzo di quel genio noto come Stephen King
Stavolta si tratta di una miniserie tv a tutti gli effetti, articolata in otto puntate e prodotta dal canale di streaming statunitense Hulu
Come molti sapranno il romanzo di Stephen King (di più di 700 pagine, e pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer) racconta la storia di Jake Epping, un professore di inglese del Maine dal passato piuttosto burrascoso, che scopre grazie all'amico Al un varco spazio-temporale grazie al quale essere misteriosamente catapultato nel 1958. Da lì nascerà nei due il nobile quanto difficile proposito di cambiare, forse per sempre, le sorti della storia occidentale, tentando di sventare l'assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy, avvenuto a Dallas proprio il 22 novembre del 1963. 
Pubblicato per la prima volta nel 2011 il romanzo ha avuto immediatamente un successo planetario, segnando anche una svolta nella carriera letteraria di Stephen King, dal momento che molti lo hanno considerato come segno del suo passaggio al romanzo storico. Gli elementi fantascientifici difatti sono sempre presenti, ma l'accuratezza dell'ambientazione storica ha sicuramente un peso determinante. 
James Franco nel ruolo di
Jake Epping.
Era solo questione di tempo che una storia tanto coinvolgente, e facilmente piegabile alla spettacolarità dei media, approdasse alla tv, ed ecco che ci ha pensato la casa di produzione Hulu, grazie ad un cast che promette molto bene: nel ruolo di Jake Epping troviamo difatti un attore che adoro, ovvero James Franco, mentre in quello di Al c'è Chris Cooper (premio Oscar per Il ladro di Orchidee). Il tutto poi vede come produttori esecutivi niente poco di meno che JJ Abrams (produttore di un miliardo di prodotti televisivi e cinematografici di qualità, tra cui l'ultimo episodio di Star Wars) e lo stesso Stephen King. 
Il 15 febbraio la serie ha debuttato sui canali statunitensi, mentre per vederla in Italia dovremo aspettare l'11 aprile, come sempre sui canali Sky. Qui trovate il trailer inglese.



Parlando di classici, chi se non lui? Leo Tolstoj e il suo mastodontico e indimenticabile Guerra e Pace. Non è ovviamente la prima volta che questo romanzo oltrepassa il mondo delle pagine per giungere a quello dei media. Intramontabile è ad esempio la pellicola del 1956, che vide Audrey Hepburn nei panni della principessa Nataša. Però è la prima volta che esso si trasforma in una mini serie tv (a onor del vero anche in Italia per la Rai nel 2007 si tentò un esperimento simile, ma sorvoliamo sui risultati), prodotta ancora una volta dalla BBC e articolata in sei puntate da un'ora ciascuna.
Trovo alquanto impossibile dare un resoconto del romanzo, ma per chi non lo conoscesse a grandi linee diremo che esso è considerato il capolavoro di Leo Tolstoj, pubblicato tra il 1865 e il 1869, e ambientato poco più di un cinquantennio prima tra il 1805 e il 1820, dunque nel pieno delle guerre napoleoniche. Vera e propria narrazione epica che unisce i destini di una Russia ormai largamente influenzata dal mondo occidentale e devastata dalle campagne napoleoniche, con quelli di due famiglie nobiliari, i Rostov e i Bolkonskij (ma non solo). Tanti sono i personaggi che danzano sulla scena, tra cui alcuni immortali come la principessa Nataša Rostova, il principe Adrej Bolkonskij e l'enigmatico Pierre Bezuchov. Non si tratta soltanto di un romanzo, ma di una vera e propria epopea, che unisce elementi romanzeschi ad altri storiografici, sociologici, politici, sul solco della migliore letteratura russa. 
Una panoramica sul cast di War and Peace.
Ecco quindi che questa mastodontica narrazione si trasferisce alla televisione, con un ricco cast che vede protagonisti soprattutto Lily James (già vista in Downton Abbey, altra serie tv imperdibile) nei panni della principessa Nataša, James Norton (che per altro interpreta la parte del povero marito di Lady Chatterley nella serie tv di cui sopra) nel ruolo del principe Andrej e un giovanissimo quanto promettente Paul Dano (che tra le altre cose abbiamo visto nell'ultima pellicola di Sorrentino, Youth) nei panni di Pierre Bezuchov. 
Sembra che la serie abbia già riscosso un notevole successo di pubblico e di critica, alzando non di poco persino le vendite del romanzo (cosa che in Italia probabilmente non sarebbe mai successa), anche se alcuni lamentano un certo appiattimento delle prospettive tolstoiane, e ancora una volta un'eccessiva presenza di scene a sfondo sessuale (la BBC si sta prendendo le stesse licenze della HBO in questo senso?) che ovviamente nel libro non sono presenti. Staremo a vedere, intanto per la messa in onda italiana tutto tace. Qui trovate il trailer inglese.

Personalmente credo che non me ne farò sfuggire una, e sono morbosamente attratta da 22/11/63, anche se prima devo certamente recuperare la lettura del romanzo. Con 700 pagine di lettura ne avrò da attendere prima di poter vedere la serie tv. E voi, che mi dite? A cosa siete interessati? Qualche altra produzione da segnalare?

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12 commenti

  1. Paul Dano in War and Peace non me lo voglio perdere per niente al mondo <3.
    Il romanzo di King l'ho letto e credo sia perfetto per la trasposizione televisiva; non sopporto tanto James Franco ma voglio vederla lo stesso!

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    1. Ho iniziato a vedere ieri War & Peace, devo dire che mi garba parecchio. Solo una cosa mi sembra stoni (non ti faccio spoiler, lo scoprirai tu stessa), ma essendo solo alla prima puntata concedo ancora il beneficio del dubbio! Il romanzo di King l'ho iniziato da pochissimo invece, prima lo leggo e poi guardo la serie!

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  2. Per ora sto vedendo 11/22/63. Siamo alla seconda puntata è devo dire che non è niente male. Non bisogna badare alle lamentele a causa delle grandi differenze con il libro, il prodotto televisivo per necessità d'intrattenimento, può essere anche diverso.

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    1. Ne sono assolutamente convinta anche io! Quando la narrazione televisiva aggiunge o modifica qualcosa con un criterio di qualità e coerenza che ben venga. D'altronde non si può raffrontare la narrazione della pagina scritta con quella mediatica, sono linguaggi diversi e discordanti alle volte.

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  3. Cercherò di vedere Guerra e pace, ma, non apprezzando molto le serie tv e pensando ad una riduzione in sole sei puntate del possente romanzo tanto amato, temo che non mi convicerà del tutto, a meno che non si tratti proprio di un capolavoro. Molto più consono al formato mi sembra 22/11/'63, che farò in modo di non perdere... il fatto è che, poi, quando alla sera iniziano i telefilm e mi trovo a dover scegliere fra questi e un libro qualsiasi, il libro ha sempre la meglio! :P

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  4. Ti dirò, io ho visto ieri la prima puntata e mi è garbata. Certi personaggi li immaginavo diversamente così certe situazioni, ma tutto sommato ci siamo. Come diceva sopra a Margherita, solo un elemento mi sembra sia stato immotivatamente aggiunto (non te lo svelo dal momento che pensi di vederla), o meglio con la motivazione di un appeal commerciale. Ma vediamo come proseguono le prossime puntate. Certo, Tolstoj è sempre Tolstoj, il paragone non reggerà mai :) Meglio cercare di considerarlo come un prodotto "a parte".

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  5. Sicuramente sono degli ottimi motivi per leggerne i romanzi. Non ho ancora letto "Guerra e Pace" e il romanzo di Lawrence giace abbandonato nella mia scrivania chissà da quanti anni. Pur nei loro difetti ed errori storici, se ce ne saranno, invidio gli altri paesi che nonostante tutto puntano sulla letteratura, l'arte e la storia, mentre noi su serie tv non sempre apprezzabili.

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    1. Non solo, ma puntano anche al linguaggio televisivo con un criterio di grande qualità! E sono convinta che non si tratti solo di una questione di grandi budget che le case di produzione americane hanno a disposizione diversamente dalle nostre. È proprio un'altro modo di concepire la televisione e l'intrattenimento.

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  6. Di "22/11/63" e "War and peace" avevo già sentito parlare e non vedo l'ora di vederli, soprattutto quello del libro di King, che ho apprezzato molto.
    "L'amante di Lady Chatterley", invece, avevo provato a leggerlo ma non mi aveva entusiasmato, quindi non so se lo guarderò. Forse se qualcuno mi dice che merita...
    Nonostante questo grazie delle segnalazioni!

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    1. Sì, è vero, il libro di Lawrence è un po' respingente in alcune sue parti! Va letto soprattutto in rapporto all'epoca in cui fu scritto. Io ho finito giusto ieri di leggere 22/11/63: straordinario, non ci sono parole! Mi tufferò subito sulla serie tv!
      P.S. Scusa il ritardo della risposta, è stata una settimana un po' folle, e come vedi difatti il blog sta decisamente rallentando le sue attività nel frattempo.

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  7. Io adoro le serie tv ma c'è da dire che sono vincolanti. Al momento ho scaricato le tre serie I Borgia e pian piano me le sto guardando. Piacevole ma occorre tanto di quel tempo...
    Ne ho amate tante.

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    1. Assolutamente, occorre molto tempo, o comunque molta costanza nel seguirle! Io ogni tanto bypasso il problema dandomi alle miniserie di 3-4 puntate... Alcune sono dei gioielli :) Come Mildred Pierce della Hbo tratto dall'omonimo romanzo di J.M. Cain. Dagli uno sguardo se ti interessa!

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