Tutti i bibliofili accaniti come me, e non, ormai sapranno bene che una disgrazia/benedizione si è abbattuta su di noi: la casa editrice Adelphi diretta da Roberto Calasso, ormai un'istituzione del nostro paese per la bellezza e la cura delle proprie pubblicazioni, offre il 25% di sconto. Robetta non da poco per chi come noi si toglie il pane di bocca pur di comprare un nuovo libro.
Dicevamo che la casa editrice in più di cinquant'anni di storia ha prodotto un catalogo dalla bellezza e la cura sconfinata, ma soprattutto sconfinato di per sé. Di fronte a una tale possibilità di scelta, non è facile orientarsi, e per questo oggi voglio proporvi qualche consiglio d'acquisto. Lungi da voler rappresentare un vademecum, o ancora peggio una spicciola trovata pubblicitaria. Non collaboro con nessuna casa editrice, non vengo salariata in nessuna forma da nessuno. Semplicemente credo nella qualità della suddetta realtà editoriale e in virtù del mio amore per i libri mi piace l'idea di condividere con voi quelle che rappresentano delle scelte personali.
Cominciamo.
Chi mi segue da tempo, sa che ho una predilezione immensa per Nabokov e per Lolita in particolare. Tutti conosciamo più o meno la storia di uno dei libri più controversi della letteratura del secondo Novecento. Tacciato da molti di perversità, indecenza, o quello che forse è peggio, inutile intellettualismo fine a se stesso, Lolita è forse uno dei libri che più sa parlarci di libertà, ma anche di amore, certo un amore malato e ossessivo, ma pur sempre tale. Due delle cose che più ci rendono umani, no?
Le parole e i pensieri del protagonista, Humbert Humbert, non sono sempre facili da seguire, ma vi sapranno condurre in sentieri della mente inaspettati.
Vi consiglio vivamente anche l'omonima trasposizione cinematografica di Stanley Kubrick. E se Nabokov vi farà innamorare di sé, sappiate che l'Adelphi ne pubblica quasi l'intera bibliografia.
L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera
Altro pilastro imprenscindibile tra i nostri scaffali. Altro libro controverso, che ha ricevuto spesso da parte dei lettori accoglienze controverse.
C'è uno spessissimo quanto magico sostrato filosofico alla base de L'insostenibile leggerezza dell'essere, e già il titolo dovrebbe farvelo capire. Ci sono molte storie, molte vicende umane che si intrecciano e si smagliano, si ritrovano e si completano: quelle dei quattro protagonisti e dei loro reciproci amori innanzitutto, Tomas, Teresa, Sabina, Franz; ma c'è anche tanta Storia sullo sfondo di una Praga sessantottina.
La profonda natura evanescente della vita e la necessità di trovarvi un significato producono in noi, e nei protagonisti, la pesantezza di un paradosso dal quale non sembra ci possa esser scampo, ma è la pesantezza e non la leggerezza che in fin dei conti ci rende vivi. Le lacrime non mancheranno, ve lo garantisco.
Anche in questo caso, se Kundera vi catturerà, troverete buona parte della sua bibliografia nel catalogo Adelphi.
L'affaire Moro di Leonardo Sciascia
Come si fa a scegliere un solo libro di Leonardo Sciascia? Non lo so.
Sciascia è stato in assoluto uno dei più grandi intellettuali italiani del Novecento. E uso la parola intellettuale non come sinonimo di scrittore, ma nel suo senso più pieno: cioè quello di un uomo che con il proprio pensiero critico agiva pienamente nella società in cui era immerso. Il suo pensiero, la sua scrittura, anche se non sempre condivisi e condivisibili, hanno largamente influenzato l'epoca da lui vissuta. Non è stato troppo dissimile da Pier Paolo Pasolini in fondo. E proprio a Pier Paolo Pasolini, al suo ricordo, è dedicato questa sorta di pamphlet che con l'unica arma di una mente acuta, che va oltre l'apparenza, ricostruisce una delle vicende più oscure della Storia del nostro paese dal dopoguerra: quella del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro ad opera della Brigate Rosse nel 1978. Più che un'inchiesta, si tratta di un vero e proprio percorso della mente che parte dalla ricostruzione filologica delle lettere scritte da Aldo Moro durante la prigionia e giunge a conclusioni tanto ovvie, quanto tutt'ora celate.
Anche in questo caso, di Sciascia trovate davvero di tutto per i tipi Adelphi, e vi consiglio di leggerlo tutto. Cambierà il vostro modo di pensare.
La morte della Pizia di Friederich Dürrenmatt
Dürrenmatt è lo scrittore provocatorio per eccellenza, e non risparmia davvero nulla. Neanche quella che è un po' la base dell'intero pensiero occidentale: la mitologia greca. Chiunque abbia bazzicato la cultura greca conosce il famosissimo mito di Edipo, e la natura volutamente ingannevole delle divinità olimpiche, il loro prendersi continuamente beffa delle vicende umane. Questo libro raccoglie un po' tutto questo: da un lato abbiamo una Pizia, l'oracolo di Delfi, in grado di dirigere a proprio piacimento le sorti umane, dall'altro lato abbiamo un Edipo tanto ingenuo quanto desideroso di conferme, e nel mezzo soltanto l'enigma che dirige beffardo il nostro destino.
Poche pagine, appena 68, ma densissime dei più vari significati, che alla fine soltanto l'uomo, nella sua mortale impotenza, può colmare. Anche in questo caso, vi consiglio di dare un'occhiata agli altri meritevoli titoli di Dürrenmatt contenuti nel catalogo Adelphi.
Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi
Abbiamo già parlato qui di questo libro, che mi ha profondamente affascinato. Forse oggi non c'è niente di più attuale del problema del fondamentalismo islamico. Niente di più attuale, e niente di più confuso. Azar Nafisi, una docente di letteratura, con la sua penna riesce a spiegarci le sue origini attraverso circa vent'anni di storia iraniana, dalla caduta dello scià e l'instaurazione della repubblica, alla presa di potere da parte di Khomeini, alla guerra del golfo fino alla pace apparente ma mai interiore. E che ruolo gioca la letteratura in tutto questo? Il ruolo di uno strumento in grado di liberare le menti, di approfondirne una critica consapevole e cosciente. Come si può, nel regime di repressione che ha caratterizzato la storia iraniana, leggere ancora Lolita, Il grande Gatsby, Orgoglio e Pregiudizio? Questo libro è davvero uno degli atti d'amore più profondi nei confronti della letteratura che mi sia mai capitato di leggere. La scrittura della Nafisi è tanto delicata quanto necessaria, soprattutto per noi occidentali, così spesso estranei alla Storia dei nostri vicini.
La camera azzurra di George Simenon
Simenon è certamente uno dei maggiori cavalli di battaglia della casa editrice Adelphi. Ma Simenon non è soltanto sinonimo di Maigret. E La camera azzurra ne è la dimostrazione.
Le atmosfere sono più o meno le stesse che ritroviamo nei Maigret: un delitto, un enigma, la necessità di risolverlo. Ma quello che rende speciale questo libro è la sua atmosfera di sospensione e di indeterminatezza che lo caratterizza: tutto sembra sospeso in un sogno di cui non si comprendono bene i contorni. Da un lato abbiamo Tony un marito e un padre apparentemente felice, trascinato nella foga di una passione incontrollabile da Andreé, anche lei felicemente sposata. Dall'altro lato due delitti, quelli dei due rispettivi coniugi, tanto ovvi quanto indeterminati. E infine la necessità di difendersi, di fare un punto delle proprie esistenze, e ciò che forse è peggio di darne un resoconto a chi non ha certo l'interesse di custodirle nelle loro intimità. Eppure i segnali di tutto ciò che sarebbe accaduti erano ben chiari, bastava avere la lucidità di coglierli e soprattutto di accettarli.
La sovrana lettrice di Alan Bennett
Cambiamo decisamente tono. E passiamo a un po' di sana, ma mai scontata leggerezza. Anche de La sovrana lettrice avevamo precedentemente parlato nella rubrica Letture Mordi e Fuggi (che forse dovrei rimettermi in testa di riprendere, ma questo è un altro discorso). Come può la più austera tra tutte le regnanti d'Europa, cambiare totalmente, ben oltre la soglia degli ottant'anni, la propria prospettiva sul mondo e sulle cose? Molto semplicemente scoprendo i libri. Quelli che fino a ieri erano dei semplici soprammobili, ora si trasformano in oggetti imprenscindibili, da divorare, in una progressiva presa di consapevolezza, anche letteraria. Dagli Harmony a Proust il passo è più breve di quanto possa apparire per una lettrice vorace. E gli esiti, ovviamente, saranno del tutto inaspettati. Alan Bennett possiede una comicità tanto leggera e raffinata, quanto intelligente, davvero molto British, e con questo piccolo libretto regala tante risate, ma anche tante profonde riflessioni. Lo adoro.
Questi dunque i miei consigli, che ho cercato di ridurre all'osso. Mentre per conto mio, dovrò assolutamente accaparrarmi almeno questi tre libri: Il giudice e il suo boia di Friederich Dürrenmatt, Un mondo sinistro di Vladimir Nabokov (come vedete i miei amori si confermano), e infine L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks, autore che non ho mai letto, ma che mi attira con grande curiosità. E intanto mi riprometto anche di leggere La famiglia Karnowski di I.J. Singer che già posseggo e di cui ho sentito soltanto lodi sperticate.
Che ne pensate delle scelte che ho selezionato per voi? Cosa mi consigliate? Sia mai che non colga l'occasione per comprare un nuovo libro da aggiungere all'infinita di pila dei to-be-read che già posseggo!
20 commenti
La morte della Pizia mi frulla in testa da quando ne ho letto una citazione sulla copertina del mio libro di letteratura greca del liceo!
RispondiEliminaIndubbiamente per una classicista come te è una lettura indispensabile! :) Questo libro mi è stato consigliato proprio dalla mia professoressa di latino e greco ai tempi del liceo.
EliminaNon sapevo di questi sconti *.*
RispondiEliminaDei libri che hai citato vorrei assolutamente leggere quello di Azar Nafisi, che avevo già adocchiato, e anche quello di Bennett, che è uno dei miei autori preferiti!
Penso che sarà l'occasione per fare shopping...
Sì, la Adelphi ha promosso il 25% di sconto su tutto il suo catalogo fino al 14 febbraio! :D Bennett lo adoro, ha un umorismo davvero pungente, leggero, ma intelligente, la Nafisi invece ha una prosa straordinaria... È in grado di far amare la letteratura davvero a tutti. Se li leggerai fammi sapere cosa ne pensi!
EliminaDi quelli che hai elencato, ho letto solo Lolita, che purtroppo però non possiedo nella versione Adelphi, avendolo recuperato sulle bancarelle di un mercatino (ma dopo averlo letto ed amato, ho deciso di ricomprarlo in queste vesti più belle e di rileggerlo in un'edizione più curata). Leggere Lolita a Teheran è entrato nel mio bottino, e ne sono davvero felice visto che tutti ne parlano così bene!
RispondiEliminaAnch'io venero questa casa editrice e la amo ancor di più quando ci offre queste occasioni d'oro.
Lolita in edizione Adelphi ha una traduzione davvero superba, ti consiglio di recuperarla dal momento che lo hai apprezzato. Da lì la lettura della Nafisi è d'obbligo :) All'interno del suo libro trovi anche una bellissima sezione dedicata a Jane Austen, che se non sbaglio apprezzi.
EliminaIn effetti, Lolita e L'insostenibile leggerezza dell'essere mi hanno tentato parecchio, il primo perché non l'ho mai letto e mi piacerebbe molto averlo; il secondo già letto, ma desiderato per avidità. Questi sconti delle case editrici sono una tentazione tremenda. Anche Leggere Lolita a Teheran mi tenta molto. Un abbraccio :)
RispondiEliminaDirei che in fatto di libri siamo sulla stessa lunghezza d'onda! Questi sconti sono delle vere e proprie catastrofi! Devo iniziare a fare un fondo libri d'emergenza per queste occasioni ^^ Un abbraccio a te.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNon conoscevo proprio questo titolo, adesso corro subito a cercarlo :) Grazie per la segnalazione! E lo so, lo so, ti capisco. Io tra cartacei ed ebook ne ho accumulati per una vita, ma la cosa non mi ferma!!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaAl momento m'interessano QED di Richard Feynma e Il dilemma dell'onnivoro di Michael Pollan. Di Adelphi consiglierei Le braci di Sandor Marai e Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron.
RispondiEliminaÈ sparita una N a Feynman... Comunque la Adelphi è tra le mie case editrici preferite, li vorrei tutti!
EliminaCome ho fatto a non ricordare Cameron? Un giorno questo dolore ti sarà utile è il mio preferito in assoluto! Benché molti preferiscano Quella sera dorata. Non so, io l'ho trovato un po' scontato.
EliminaCara Penny, non possono che essere letture eccellenti, se conosco la tua cura nello scegliere e la tua sensibilità. Ti consiglio di Adelphi Lezioni su Shakespeare, di W. H. Auden, che anch'io acquisterò a breve. Ma questo gustoso sconto quanto tempo durerà?
RispondiEliminaGrazie per il consiglio, corro subito a dare un'occhiata al libro! Fino al 14 febbraio per fortuna, abbiamo ancora tempo per "accanzare" soldini come si dice dalle mie parti ^^
RispondiEliminaCondivido in pieno la tua passione per la migliore casa editrice italiana! :)
RispondiEliminaI primi due libri del tuo utile (e delizioso, se posso) elenco sono tra i miei libri preferiti in assoluto; tra l'altro Kundera l'ho scoperto - ahimè! - da pochissimo, ma ho presto recuperato molti dei suoi libri e li sto voracemente divorando. E Lolita... beh, è davvero un capolavoro della letteratura, e concordo con te sulla bellezza della trasposizione cinematografica di Kubrick.
La Morte della Pizia è un libro che non conosco, ma le tue parole e il 25% di sconto mi hanno convinto a prenderlo subito :-)
Vorrei chiederti se conosci, e se eventualmente apprezzi, i libri di Calasso, patron della Adelphi. Io credo di averli letti tutti quanti e sebbene siano davvero ardui da comprendere, li amo moltissimo!
Ancora complimenti e un caro saluto.
Orlando
Grazie sempre per i tuoi lusinghieri complimenti Orlando :) È bello sapere che siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Di Calasso ho letto soltanto L'impronta dell'editore, una lettura abbastanza tecnica, ma davvero interessante. Non conosco gli altri suoi libri ma le premesse che getti tu sono senz'altro molto buone! Mi informerò al più presto.
EliminaUn abbraccio!
Non smetterò mai di amare L'insostenibile leggerezza dell'essere... La serietà dell'Adelphi davvero è indiscutibile, è degna di nota, tra l'altto, anche l'edizione completa delle opere di Nietzsche.
RispondiEliminaVerissimo, la serietà e il rigore scientifico delle edizioni! Non per nulla appunto possono pubblicare ed essere un punto di riferimento per la bibliografia di grandissimi autori e pensatori, come Nietzsche da te ricordato.
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