Qualche giorno fa grazie alla lettura della Domenica de Il sole 24 ore, mi sono imbattuta in un trafiletto che prendendo spunto dalla recente uscita per i tipi Laterza del libro di Francesco Barbagallo Napoli, Belle Époque (18€), ripercorreva le anime sociali, politiche e culturali della città partenopea negli ultimi decenni dell'800.
A distanza di tanti mesi ho, per questa ragione, ripreso in mano la mia tesi di laurea magistrale. Benché sia trascorso meno di anno, la cosa ha provocato in me una nostalgia e un affetto nei confronti di questa strana dissertazione, che ha consumato per un anno e mezzo tutte le mie energie, che non credevo di tornare a provare. Oggi, pertanto, ho deciso di condividere con voi, seppure in versione ridotta il suo contenuto. E cosa avrà mai a che fare con il testo di Francesco Barbagallo?
Semplice, il fatto che essa è incentrata su una delle indiscusse protagoniste della vita culturale di Napoli per oltre un quarantennio, a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento: Matilde Serao.
Ma procediamo con ordine.
- LA BELLE ÉPOQUE NAPOLETANA
Vittorio Corcos - In lettura sul mare. |