Siamo agli sgoccioli di quest'anno che per me è stato portatore di grandi cambiamenti: una seconda laurea, una convivenza appena avviata e la sperimentazione di una nullafacenza forzosa mai vissuta nella mia vita, intervallata da salutari lavoretti e progetti paventati e poi per lo più scartati. E perché no, aggiungiamo anche l'inaugurazione di questo blog, che mi permette di mantenere la mente e le mani impegnate.
Insieme a questi cambiamenti sono intervenute tante, tante letture. Più di qualsiasi altro anno probabilmente il 2015 è stato per me quello in cui ho letto più novità editoriali di qualunque altro. Complici le attività di promozione instancabili che una libreria indipendente della mia città porta avanti e la necessità di star dietro ai sommovimenti del mercato editoriale che il blog, appunto, mi spinge a coltivare.
Molte sono state le classifiche di lettura pubblicate nelle scorse settimane: dopo quella tanto contestata per la sua mancanza di scrittrici della Lettura, quella (non troppo dissimile) della Repubblica e quella molto più variegata di Internazionale, anche io oggi voglio proporre non tanto una classifica, quanto un percorso, mese per mese, del 2015 rappresentato dalle letture che più mi hanno colpito. Lungi da me intendere questo percorso come un percorso ideale, né di includere unicamente le novità dell'anno che si appresta a finire (per quanto siano tutti di uscita abbastanza fresca). Come ogni altra cosa che mi contraddistingue dunque sarà eterogenea e variegata.
Iniziamo!
Iniziamo!
Si apre un po' malinconico questo 2015, con un romanzo pieno dei rimpianti della vecchiaia e della luce di una nuova, forse ultima possibilità . Un grande best seller dell'America Latina, come al solito giunto troppo tardi da noi. Il resoconto, in forma diacritica, di un (non troppo) anziano vedovo che trova in una giovane donna la sua possibilità di far rialzare, anche solo per un momento, le sorti di un esistenza che diversamente si prospetta grigia, fino alla sua fine.
Qui potete leggerne un assaggio.
- FEBBRAIO
Un febbraio decisamente più colorato (ovvio, avevo appena consegnato la tesi, liberandone definitivamente), ma sempre, a tratti, malinconico. Una rivisitazione in chiave graphic novel del celeberrimo romanzo di Antonio Tabucchi uscito nel 1994 e diventato presto un cult della nostra letteratura contemporanea. Credo non sia necessario aggiungere ulteriori parole. Per chi volesse approfondire però qui trovate una nostra recensione.
Marzo si apre ruggente e insinuante. Come lo stile di questo libro, di cui in fondo la trama non rappresenta la sua parte più importante: una giovane bella, brillante, magnetica, proveniente da una famiglia di ricchi imprenditori pugliesi, viene trovata morta nelle circostanze peggiori. Attorno a lei e alla sua famiglia si avviluppa un vortice di intrighi e ipocrisie tipiche del Bel Paese.
Nicola Lagioia ha una prosa fatta di alti e bassi, picchi e piane, ma il risultato è stato certamente tra i più particolari e coinvolgenti che mi è capitato di leggere quest'anno.
Qui potete leggerne un assaggio.
Indubbiamente quella del 2015 è stata una primavera di letture italiane, con un terzetto (insieme al titolo di maggio che vedrete tra poco) che mi ha sorpreso ed entusiasmato. In questo mese difatti non soltanto ho letto Atti osceni in luogo privato a firma di un Marco Missiroli per me fin a quel momento sconosciuto, ma ho avuto anche occasione di incontrare l'autore: una delle presentazioni più divertenti ed irriverenti alle quali ho avuto occasione di assistere. Vi dico solo che la povera mamma di Missiroli va in giro a dire che quello nella copertina del libro di suo figlio è un cuscino Eminflex. E così tra i libri e l'educazione sentimentale e sessuale di Libero (protagonista del romanzo) ho guadagnato un po' di leggerezza.
- MAGGIO
Parlavamo di leggerezza, eh? Di leggero c'è ben poco in questo libro. Ogni singola parola scelta da uno straordinario esordiente nel campo dei romanzi, Marco Peano, possiede un suo struggente e lirico peso. Avete presente quando Kundera dice che è la pesantezza e non la leggerezza a renderci vivi e umani? Ecco. Sono anche la malattia e la perdita di chi abbiamo amato più di noi stessi a renderci tali, nonostante tutto.
Non c'è retorica in questo libro, nemmeno spazio per l'autocommiserazione. Ma c'è tanto, tantissimo amore.
Le lacrime scenderanno amare e calde. Ma credetemi, è catarticamente necessario.
- GIUGNO
Una copertina giallo canarino per un giugno caldo e assolato.
Una storia, ancora una volta, d'amore viscerale, per me che non ne ho mai abbastanza.
Si può essere sorelle e diversissime allo stesso tempo. Si può esser cresciute nella stessa famiglia, nei stessi luoghi e con le stesse persone ma avere un'idea della vita completamente diversa. È questo quello che accade ad Elf e Yoli: una bellissima, talentuosissima, amata e venerata da chinque; l'altra pasticciona, squinternata, senza una meta. Chi delle due è più attaccata alla vita?
Anche in questo caso ho avuto occasione di conoscere l'autrice, scrittrice in grado di condensare nella sua penna tutta l'ironia e la tragicità della vita. Una lettura che mi ha segnato e fatto riflettere, davvero parecchio.
- LUGLIO
Ok, ecco una delle eccezioni di questo percorso. Quello di cui parliamo adesso non è un libro di recente scrittura (1976) né di recente traduzione (la mia copia risale al 2008), ma non potevo escluderlo da questo novero.
Ancora una volta due sorelle, ancora una volta destini che si intrecciano e si separano nella diversità di vite che queste due donne affrontano, segnate però in qualche modo da un comune destino sullo sfondo di cinquant'anni di storia di un'America che perde a poco a poco la sua originaria verginità . Se avevo amato Richard Yates con Revolutionary Road, Easter Parade mi ha spalancato universi. Una narrazione così non capita tutti i giorni tra le mani.
Qui se volete trovate una nostra recensione.
- AGOSTO
Una copertina rosso sangue per la totale e accecante estate siciliana nella quale io e il protagonista del libro siamo immersi.
Un colore viscerale per una scrittura viscerale. Quella di Orazio Labbate è certamente la narrazione più sperimentale a livello di lingua e allucinata che mi sia capitata di leggere in questo 2015.
La storia è quella di Razziddu Buscemi, un vecchio siciliano da tempo emigrato in Virginia, e dei suoi ricordi: reali, allucinati, metafisici che siano, quello che ne viene fuori è un quadro gotico e spesso grottesco, arricchito da una lingua, quella del dialetto siciliano, che cerca continuamente di spingersi oltre i propri limiti.
Qui se volete trovate una nostra recensione.
- SETTEMBRE
Sembrava una felicità di Jenny Offill, NN editore (12€)
Giuro che avevo l'impressione di aver letto questo libro l'altro ieri. E invece sono passati ben 3 mesi. Questo da un'idea dell'impronta che questo libro ha lasciato dentro di me.
Il ritratto di una donna, di una vita in costante bilico tra desideri e frustrazioni, ma soprattutto di una coppia. La vita, il matrimonio, la maternità possono sfiancare una donna, fino a farle perdere quasi del tutto se stessa. Salvo poi scoprire che è nei piccoli gesti di chi ci ama, nonostante tutto, che possiamo riscoprire noi stessi. Sembrava una felicità , e forse non lo era, ma forse eravamo semplicemente noi a non capirla.
La scrittura della Offill, fatta tutta di pensieri che corrono all'impazzata e basata più sul non detto che sul detto, strega e ammalia.
Qui se volete trovate una nostra recensione.
Un ottobre all'insegna dell'asprezza, come il freddo che a poco a poco si insinua nelle nostre stagioni.
Un libro che è stato una rivelazione per molti lettori, che ha scatenato dibattiti e confronti. Insomma un libro che lascia qualcosa e fa uscire qualcosa da noi.
Marie, la protagonista del libro, ha un rapporto molto difficile con il suo corpo: difatti è come se non lo sentisse. Da quando è stata catapultata nel ruolo di impreparata e giovanissima ragazza madre, Marie non sente più niente: non i sentimenti che dovrebbe nutrire per la bambina e il marito; non il corpo con il quale finalmente potrebbe con più consapevolezza avvicinarsi alla sessualità . E che fare per rimediare a questo dolore? Spingersi all'estremo, spingere all'estremo il proprio corpo tra droghe e sesso indiscriminato. Ogni cosa pur di metterlo a tacere.
Meritt Tierce non si risparmia in immagini e parole, ma restituisce un ritratto potentissimo.
Qui se volete trovate una nostra recensione.
- NOVEMBRE
Un po' di leggerezza (come da titolo) per quello che è il mese del mio compleanno, è proprio necessaria. Sopratutto se il percorso precedente è segnato da libri tosti, come quelli che abbiamo visto. E così con un po' di timore mi affaccio su una nuova saga familiare, quella della famiglia Cazalet e delle sue vicende negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale.
A metà tra un Downton Abbey più borghese e un film d'altri tempi, la scrittura di Elizabeth Jane Howard avvolge ed accoglie, con il suo stile piano e attento ai minimi particolari. Insomma, non vedo l'ora che esca il prossimo volume, tradotto per la prima volta in Italia dalla Fazi Editore.
Libro di recentissima uscita per i tipi Corrimano Edizioni, piccola ma strenua realtà editoriale indipendente palermitana.
La tua presenza è come una città è certamente il libro che più mi ha colpito in questo mese di letture che si appresta a finire: scritto da una giovane trentenne di origine georgiana che da anni vive nella mia città , il romanzo è in grado di condensare in sé magnifiche suggestioni della letteratura e delle arti russe, ma non solo.
C'è maestria, e ci sono profonde, profondissime letture dietro questo libro che affrontando le vicende di tre generazioni di personaggi ci racconta le tante Russie possibili. Ricomporle insieme è una sfida che solo un'ottima narrazione può cogliere e affrontare.
Non è stato semplice (in tutti i sensi) ma siamo giunti alla conclusione di questo folle folle anno, fatto di grandi soddisfazioni e grandi delusioni (letterarie e non).
Ci rivediamo nel 2016!