10 letture per la vostra estate
Fuori tempo massimo, mentre voi starete già decollando verso splendide vacanze, mentre le città si preparano ad uno scenario da deserto post apocalittico e le spiagge si riempiono in ogni singolo centimetro, eccomi che risorgo dall'oltretomba, in cui mi sono rinchiusa a causa di un piccolo ma seccante malessere, per proporvi finalmente le mie dieci letture estive.
Sforzandomi di essere per una volta equilibrata tra scrittori italiani e scrittori stranieri, ho anche cercato di spaziare tra grandi classici, classici contemporanei, non-classici (che non è un insulto), gialli, storie d'amore e d'avventura, storie surreali ma in definitiva tutte belle storie.
L'unico criterio che mi sono imposta è quella dell'ambientazione: un po' esotica ai confini del mondo, un po' dietro l'angolo ma immancabilmente luminosa e limpida come ogni estate che si rispetti.
Ma bando alle ciance, diamo un'occhiata!
Furore di John Steinbeck (Bompiani, 14€)
Ok, forse non iniziamo con una tipica lettura estiva, se non altro per la mole (633 pagine). Ma per chi ama la letteratura americana e la storia del Novecento si tratta un libro imprenscindibile. Pubblicato nel 1939 e per lungo tempo osteggiato dalla censura statunitense, Furore è la storia quanto mai attualissima della famiglia Joad, una famiglia di coltivatori dell'Oklahoma, che, a seguito della grande depressione del '29 e dei rivolgimenti economici che ne seguirono, ormai ridotta allo stremo è costretta ad abbandonare la propria fattoria per un vero e proprio viaggio della speranza lungo la famigerata Route 66, fino in California, alla ricerca di lavoro, dignità e futuro.
Un viaggio nella più profonda natura umana, lungo l'accecante e immenso deserto americano. Uno dei libri più belli che abbia mai letto in vita mia.
Nessuna estate è completa senza una storia d'amore. E nessuno è in grado di raccontare storie d'amore tanto strampalate quanto Gabriel Garcia Marquez. È possibile attendere la donna della propria vita per ben 51 anni, 9 mesi e 4 giorni? Ne è stato capace Fiorentino Ariza per Fermina Daza: un'intera vita in attesa, intervallata da una sfilza infinita di incontri sessuali più o meno importanti, ma soprattutto dalle atmosfere quantomai uniche ed esotiche del Mar dei Caraibi lungo mezzo secolo della nostra Storia più recente.
Marquez è sempre una garanzia.
La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini (Rizzoli, 11€)
Torniamo ai nostri autori e alle nostre terre. Il libro certamente più famoso e importante di una delle migliori scrittrici italiane: Dacia Maraini.
Siamo a Palermo, sul finire del XVIII secolo, Marianna è una giovane ragazza appartenente alla dispotica nobiltà locale che ad un certo punto della sua giovane vita decide di chiudersi in un impenetrabile silenzio. Un silenzio che la rende diversa certamente, ma anche unica: la sensibilità umana e la profonda capacità meditativa che le appartengono non sono altro che una diretta conseguenza del suo mutismo. Mentre terribili segreti di un passato rimosso in tutti i modi verranno a poco a poco a galla.
Il signore delle mosche di William Golding (Mondadori, 12€)
Ecco un romanzo che forse tutti abbiamo letto almeno una volta nella nostra adolescenza. Pubblicato nel 1954 e valso al suo autore il Premio Nobel, Il signore delle mosche è una di quelle perfette letture estive che offre al lettore più occasioni: una storia avventurosa da un lato, quella dei ragazzi dispersi in un'isola dell'Oceano Pacifico, una parabola umana, filosofica e politica dall'altro, quella dell'istinto, della sopraffazione e del potere nel quale l'uomo dimostra il peggio di sé ma anche probabilmente la sua più profonda essenza.
Se non l'avete mai letto in gioventù, recuperate assolutamente.
Cosa definisce la normalità? Chi decide cosa è normale e cosa non lo è? Può una malattia definire quello che siamo?
Passiamo a toni completamente diversi rispetto ai precedenti, è chiaro. Ma non meno importanti umanamente.
Andrea è un giovane ragazzo affetto da autismo. Franco è suo padre, un padre amorevole contro ogni dire, che non si è lasciato scoraggiare dalla malattia, provandole tutte, anche l'innovativa terapia di una vita ricca e felice. Ecco perciò che i due contro ogni pensiero prendono la moto e decidono di partire, di fare un lunghissimo viaggio attraverso tutto il Sud America e le sue incantevoli nature. Un viaggio in grado di insegnare tanto non soltanto ad Andrea, ma soprattutto a Franco, nel costante principio per cui la diversità è soltanto sinonimo di ricchezza.
Ricordate che vi piacciono i miei accostamento originali, vero?
Ecco quindi che passiamo ad un'altra lettura che le riviste di moda certo non vi consiglierebbero come lettura sotto l'ombrellone. Uno dei più grandi romanzi del secondo Novecento, uno dei più grandi romanzi in grado di concentrare in sé tutta l'assurdità e l'ineluttabilità dell'esistenza umana.
Meursault è un piccolo impiegato di Algeri che trascorre la sua vita nella più totale indifferenza. Dopo aver compiuto un'inspiegabile delitto, di cui ricorderà principalmente la luce accecante e il caldo asfissiante del mezzogiorno algerino, Meursault si consegnerà alle forze dell'ordine per affrontare il processo e la condanna così come ha affrontato la sua vita: nell'incredibile assurdità dell'indifferenza.
Eccolo qui, come vi avevo promesso, un bel thriller. Uno dei migliori che mi sia mai capitato di leggere.
Tom Ripley è un giovane newyorkese spiantato che ha l'opportunità di entrare in stretto contatto di con la meglio gioventù americana trapiantata in Italia per inseguire il sogno della dolce vita. Tom Ripley è un giovane molto solo e molto insicuro, che mai e poi mai si lascerebbe sfuggire l'opportunità che il destino gli ha riservato. Tom Ripley è un giovane dall'animo fosco, con un grande grandissimo talento per la manipolazione che gli permetterà di continuare la vita da sogno che ha sempre desiderato.
Inutile dirvi che la Highsmith ha un talento unico per i thriller, e che le atmosfere dal dolce vita italiana, lungi dall'essere stereotipate, incantano per la loro bellezza.
Torniamo agli autori italiani. E alle atmosfere allucinate che avevamo già visto con Lo Straniero.
Elio Vittorini è stato uno dei più grandi scrittori e intellettuali del Novecento italiano. Siciliano di nascita come il protagonista del suo romanzo Silvestro Ferrauto, che dopo 15 anni di vita milanese decide di tornare in Sicilia per una breve visita alla madre.
Il viaggio di Silvestro assumerà ben presto le atmosfere allucinate di un percorso lungo il viale di ricordi che si credevano definitivamente scomparsi o addirittura mai vissuti. Tutto in Sicilia è distorto, immerso in un'atmosfera di indeterminatezza trasognante.
Se siete disposti a spendere un pochino di più vi consiglio assolutamente di acquistare l'edizione illustrata con i disegni di Renato Guttuso.
Rimaniamo in Sicilia ma cambiamo completamente tono, e approdiamo ad un Camilleri di prima maniera, che personalmente adoro.
Non si tratta di uno degli episodi della saga di Montalbano, ma di uno dei romanzi storici/civili con i quali lo scrittore di Porto Empedocle si è largamente dilettato.
Tutto nasce dal ritrovamento da parte dell'autore di alcune carte risalenti alla fine del XIX secolo relative alla concessione di una linea telefonica privata da parte del Ministero. Da lì Camilleri ha ricavato uno spassosissimo romanzo epistolare, che nel segno della migliore comicità siciliana e italiana, gioca sui fraintendimenti, l'ottusità della nostra burocrazia e le furberie dei cosiddetti "scaltroni".
Un romanzo davvero leggero, ma di un'intelligenza raffinatissima.
Chi mi segue sa bene quanto adori Michela Murgia, come scrittrice, come intellettuale e come persona. Pertanto non potevo non inserire questo suo incredibile romanzo nella lista.
Siamo nell'entroterra sardo, sul finire degli anni '50. Maria è una bambina abbandonata praticamente a se stessa, che verrà presa sotto l'ala protettiva di Tzia Bonaria, una donna anziana guardata sempre da tutti con un sentimento di rispetto e paura. Una donna sempre vestita di nero, cauta, dai lunghi silenzi, che racchiude dentro di sé l'ancestrale forza dell'isola, della sapienza millenaria e della pietà umana. Una donna che nasconde un segreto di morte e di pace.
Buone vacanze e buone letture a tutti!
6 commenti
Buone vacanze Roberta e grazie per i titoli consigliati. Fra tutti mi interessa "Lo Straniero" di Camus, supercitato.
RispondiEliminaBuone vacanze a te e grazie sempre per le parole gentili che mi lasci :) Lo Straniero è un libro straordinario, piccolino ma davvero denso. Andrebbe riletto più e più volte per coglierlo al meglio.
EliminaNe ho letti cinque.
RispondiEliminaColgo volentieri i consigli della Highsmith e della Maraini.
Buone vacanze!
Per altro di entrambi se vuoi c'è una versione cinematografica superba :) Buone vacanze a te!
EliminaFra questi c'è un libro che ho letto e adorato, L'amore ai tempi del colera, uno che non sono riuscita a terminare (anzi, l'ho a malapena iniziato), La lunga vita di Marianna Ucria, uno che dovrei rileggere, Il signore delle mosche e uno che voglio leggere per la prima volta, Furore.
RispondiEliminaBuone vacanze e buone letture anche a te! :)
La Maraini parte un po' mogia, è vero, può essere un bello scoglio da superare! Furore, lo sai, lo amo visceralmente e te lo consiglio sempre :) Buone vacanze!
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