Secondo appuntamento della rubrica di consigli di lettura, It Looks Like a Book. Dai, sono riuscita a mantenere in vita una rubrica per due settimane di seguito, direi che è già un record.
Lo scorso giovedì avevamo visto un quartetto internazionale tutto al femminile. Oggi invece voglio proporvi un quartetto tutto al maschile, e soprattutto nostrano. Noto sempre di più che gli scrittori italiani contemporanei attraggono meno di quelli stranieri, ed è un vero peccato, perché questa mancanza di interesse (che non saprei esattamente a quale causa attribuire: pregiudizio? Scarsa attrattiva? Preferenza per il "porto sicuro" delle pubblicazioni internazionali e degli autori rinomati? Sarebbe interessante indagarlo) può far perdere di vista ai lettori dei piccoli gioiellini.
È il caso appunto dei quattro autori che vedremo oggi, tutti giovani, o più o meno giovani, conosciuti o più o meno conosciuti (certo, se non leggete mai italiani la vedo difficile), ma soprattutto fortemente apprezzati dalla critica.
Paolo Cognetti
Le otto montagne
Einaudi
208 pp.
18,50€
Paolo Cognetti è uno degli autori più apprezzati del panorama nostrano dell'ultimo decennio, e conosciuto al pubblico soprattutto grazie alla raccolta di racconti Sofia si veste sempre di nero (minimum fax), finalista al Premio Strega 2013. Dopo aver appunto coltivato per molto tempo i racconti, eccolo approdare alla forma romanzesca grazie alla storia di due ragazzi Pietro e Bruno, diversissimi tra loro, ma accomunati dall'orizzonte delle montagne: uno trascorre lì le proprie estati, attraverso avventure e scoperte, l'altro invece, benché giovanissimo, si occupa del pascolo degli animali. È così che inizierà per entrambi un percorso di conoscenza e di scoperta, e poi di crescita e di allontanamento, per tornare infine all'eredità della montagna.