Siamo la società delle immagini, questo è assodato. La sovraesposizione di immagini a cui siamo sottoposti è tanto ampia quanto fugace: esse si limitano ai pochi secondi di un "like" su Facebook o su Instagram, di una fotografia su un giornale, di un video alla televisione. Quelle immagini sono lì per catturare la nostra attenzione, ma il giorno dopo saranno già dimenticate. Probabilmente per questa ragione non deve stupire il fatto che un mondo come quello dei fumetti o delle graphic novel, che di immagini vive, abbia stentato tanto ad affermarsi nell' estetica "di valore" collettiva, soprattutto in Italia.
Eppure se volessimo una dimostrazione del fatto che un'immagine, da sola, può comunicare tanto e meglio delle parole che affastellano i nostri libri, può permanere nella nostra mente con un potere immaginifico stabile e permanente, basterebbe superare un attimo i propri pregiudizi, e recarsi in libreria o in fumetteria. Gli esempi sarebbero tanti e di profondissima qualità . Uno di questi è proprio il libro di cui voglio parlarvi oggi: L'approdo di Shaun Tan.
L'approdo
di Shaun Tan
Tunué
Collana: Mirari
Prezzo: 24,90€
Data di pubblicazione: ottobre 2016
L'autore, Shaun Tan, è un famosissimo illustratore australiano di origine malese, che nel 2011 ha anche vinto il Premio Oscar per il migliore corto animato con la sua opera The Lost Thing. Eppure questi nomi potrebbero non dirvi niente, il che è un vero peccato. L'approdo uscì per la prima volta nel 2008, attirando fortemente l'attenzione della critica internazionale e vincendo il premio del festival d'Angoulême come miglior libro. E anche questo potrebbe non dirvi niente. Ma per fortuna un modo per rimediare c'è, e l'ha offerto la casa editrice Tunué portando in Italia il suo capolavoro.