Proprio in questi giorni si è riacceso l'aspro dibattito sul futuro del libro cartaceo: mentre Raffaella De Santis infatti ci parla dell'apparente crollo che il mercato dell'ebook ha subito in uno dei paesi in cui esso si era meglio affermato, gli Stati Uniti, dall'altro lato Maurizio Maggiani, con toni apocalittici, arriva ad affermare che in un futuro non troppo lontano a tirare sarà piuttosto il mercato della carta igienica che non quello dell'editoria cartacea.
Siamo alle soglie di un cambiamento epocale pertanto? Certamente è presto per dirlo. Ma una cosa è certa: come insegnano gli storici di tutti i tempi, per guardare al futuro dobbiamo prima guardare al passato. Ed è per questo che la pubblicazione di cui vi parlo oggi è tanto importante.
Aldo Manuzio
di Andrea Aprile e Gaspard Njock
Tunué
Collana: Prospero's books
Pagine: 112
Prezzo: 16,90 euro
Data di uscita: 8 ottobre 2015
A cinquecento anni dalla morte di questo grandissimo protagonista della cultura italiana, infatti la casa editrice Tunué ci propone un bel ritratto della sua vita, ma soprattutto della sua opera. E si tratta di un'operazione decisamente importante, perché la figura di Aldo Manuzio (come molte altre) sembra essere conosciuta esclusivamente dagli addetti al settore e dagli studiosi. Eppure questo intellettuale, editore, tipografo, imprenditore, ha avuto un'importanza decisiva per lo sviluppo della cultura europea. Ad Aldo Manuzio si deve difatti una vera e propria rivoluzione editoriale e tipografica: l'invenzione del libro tascabile, di piccole dimensioni, di costo contenuto, con una mise en page chiara e intellegibile anche per i meno acculturati