Giornate atrocemente convulse si affacciano all'orizzonte da qui al 25 dicembre (io non ho ancora comprato manco uno straccio di regalo, e mi vengono i brividi all'idea di affrontare le bolge infernali dei negozi!): dunque quale momento migliore per acquistare un po' di self control inglese?
Scherzi a parte, le due puntate di questi giorni, dal titolo anglofonia portami via, dedicate alla letteratura inglese e a quella americana, mi sono sembrate davvero d'obbligo. Sono difatti convinta che la letteratura in lingua inglese (quindi non necessariamente di chi è britannico o americano) racchiuda al suo interno un universo sconfinato di possibilità , proprio per la natura assolutamente eterogenea di chi le realizza. Questo medium linguistico abbraccia realtà e identità infinte, che nessun lettore come si deve dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Iniziamo.
Sul far del giorno
di Wole Soyinka
La nave di Teseo, 24€
Ecco dunque un primo, splendido, esempio di letteratura in lingua inglese, ma non britannica: Sul far del giorno, recentissima novità del catalogo de La nave di Teseo, del premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka.
Un memoir che finisce per diventare anche un percorso storico sulla terra di appartenenza dell'autore, la Nigeria: dai tempi coloniali all'indipendenza, dalla guerra civile alla dittatura, che lo costrinse prima in carcere e poi, definitivamente, in esilio con una taglia internazionale sulla testa. Soyinka possiede una penna ammaliante, che mescola, con una naturalezza forse per noi inconsueta, le immagini delle millenarie tradizioni della sua terra a quelle della cultura e della letteratura occidentale. Apre davvero un altro mondo questo libro, e lo consiglio a chi decide di non fermarsi semplicemente sulla soglia del proprio conosciuto, anche letterario.
Un memoir che finisce per diventare anche un percorso storico sulla terra di appartenenza dell'autore, la Nigeria: dai tempi coloniali all'indipendenza, dalla guerra civile alla dittatura, che lo costrinse prima in carcere e poi, definitivamente, in esilio con una taglia internazionale sulla testa. Soyinka possiede una penna ammaliante, che mescola, con una naturalezza forse per noi inconsueta, le immagini delle millenarie tradizioni della sua terra a quelle della cultura e della letteratura occidentale. Apre davvero un altro mondo questo libro, e lo consiglio a chi decide di non fermarsi semplicemente sulla soglia del proprio conosciuto, anche letterario.