Ecco che torniamo a poco a poco attivi sul blog con una recensione dell'ultimo splendido libro a cui ho dedicato le mie ultime settimane. Innanzitutto una piccola ma necessaria premessa: questo spazio e le relative pagine social, con ogni probabilità , nei prossimi giorni (che si spera non si trasformino in mesi), subiranno un necessario rallentamento: come molti di voi sapranno, è da poco uscito il famigerato bando per il Concorso Scuola 2016, e temo che la cosa assorbirà le mie già misere energie. Anche le mie letture difatti andranno incontro ad una certa battuta d'arresto, tanto che non sono nemmeno certa di riuscire a portare avanti il mio impegno con la rubrica Editore del mese.
Ma dopo queste brutte, brutte notizie, entriamo nel vivo del post e parliamo di un libro diventato in pochi anni un piccolo classico di un autore ormai unanimemente considerato tra i più bravi e prolifici dei nostri tempi: signori e signore, parliamo di 22/11/'63 di Stephen King.
22/11/'63
di Stephen King
Sperling & Kupfer
Collana: Pickwick
Traduzione: Wu Ming I
Pagine: 767
Prezzo: 12,90 €
Data di pubblicazione: 2011
Avevamo già sommariamente raccontato la trama di questo libro nel precedente post, in occasione della sua trasposizione in una serie televisiva interpretata da James Franco, che debutterà ad aprile in Italia. Ma ripercorriamola insieme.
Protagonista è Jake Epping, un insegnante di 35 anni che vive e lavora nella cittadina di Lisbon Falls, nel Maine. Jake è un insegnante e un uomo molto sensibile e capace, ma tormentato come tutti da fantasmi interiori: un divorzio appena concluso con una donna dedita all'alcol e una fondamentale incapacità nel mostrare i propri più intimi sentimenti che gli impedisce di crearsi delle autentiche relazioni con gli altri. Jake dunque è un uomo essenzialmente solo, senza molto più nella vita del proprio lavoro. Un'esistenza, purtroppo, come tante altre.
Il suo futuro (ed è buffo esordire con questa parola) però verrà segnato da un evento tanto inaspettato quanto sconvolgente: la scoperta di una «tana del coniglio» in grado di catapultarlo improvvisamente al 21 ottobre del 1958.