Eccoci qui. L'ultimo appuntamento del nostro Speciale Natale. Siamo quasi agli sgoccioli delle festività , e magari avrete già tutti provveduto ai vostri regali. O magari siete come me, i più odiati clienti di tutti i commercianti, quelli che si riducono per l'indecisione all'ultimissimo minuto, alle 19:00 di giorno 24. Io, ad esempio, tutt'ora nonostante tutti i consigli elargiti in queste settimane, non so proprio cosa regalare ad un mio importantissimo affetto, nonché librofila più esigente e vorace di me.
In ogni caso, quello che voglio proporvi oggi è un percorso molto tradizionale: se due settimane fa abbiamo parlato in maniera un po' inconsueta di Santa Claus, e la settimana scorsa abbiamo passato in rassegna racconti di Natale alternativi, questa volta voglio entrare prepotentemente nei panni dello spirito natalizio, per ricordare quella che è la sua caratteristica più essenziale, il fatto che, volenti o nolenti, il 25 dicembre ci fa tornare tutti bambini. Quindi oggi parliamo di due grandissimi classici, che proprio per questa loro caratteristica sono perfetti sia per i più piccoli che per i più grandi, soprattutto in virtù di una loro caratteristica: l'essere libri illustrati. E ho scelto di parlare soltanto di due libri, diversamente da quanto ho fatto precedentemente, proprio perché la loro grandezza, a mio parere, offusca ogni altra possibile scelta. Cominciamo.
Un canto di Natale di Charles Dickens con illustrazioni di P.J.Lynch (Bur, 15€)
Immagino che non sia necessario parlare della trama del canto di Natale per eccellenza. Tra libri, cartoni, e trasposizioni cinematografiche tutti lo conosciamo.
Canto di Natale racconta a grandi e piccini una storia fondamentale: cioè il fatto che tutti, anche nel momento della nostra vita più avanzato, abbiamo la possibilità di migliorare noi stessi e cambiare il nostro destino. Se il personaggio di Scrooge è ormai arcinoto e direi proverbiale, lo dobbiamo alla penna di quel grandissimo autore che fu Charles Dickens. E se Scrooge e i suoi fantasmi sono ancora in grado di affascinarci e tormentarci forse lo dobbiamo anche ai pennelli dei tantissimi, e bravissimi illustratori, che l'hanno rappresentato.
Come dicevo esistono centinaia di trasposizioni illustrare disponibili (sono solo per i libri, ma anche per la televisione)